La città e l’antico porto di Palermo
Tantissime
leggende parlano della Sicilia, la più grande isola del Mediterraneo che affiora
in uno dei mari più belli del mondo. Giuseppe Pitrè, attento storico di
tradizioni popolari, riporta che, proprio secondo un’antica leggenda, Palermo fu
fondata da un ignoto navigatore giunto in tempi antichissimi sui lidi della
Conca d’Oro. Affascinato da quella terra che egli stesso definì “beata” decise
di erigervi una città che, grazie alla sua bellezza ed incantevole posizione,
diverrà terra di conquista e motivo di orgoglio delle grandi civiltà classica ed
ellenistica, romana, bizantina, arabo - normanna ed ancora, sveva, angioina,
spagnola e borbonica.
Nome greco
Qui finisce
la leggenda ed inizia la vera storia della Sicilia e di Palermo - il cui nome
deriva dall’antico greco Panormos
“tutto porto” proprio ad indicare la ricchezza di ormeggi ed i buoni fondali
che, tutt’oggi, caratterizzano il suo porto.
Le vicende
storiche del porto di Palermo sono intimamente legate a quelle della città in
quanto, in ogni tempo, le configurazioni dell’agglomerato urbano e del suo porto
si sono reciprocamente condizionate.
Risale all’
VIII secolo A.C. la nascita del primo nucleo urbano - ad opera dei Fenici - nel
sito dove sorge l’attuale centro storico della città, un tempo emporio
utilizzato per gli scambi commerciali con le popolazioni locali. Per molti
secoli Palermo divenne la base strategica dei Cartaginesi nel Tirreno e,
conseguentemente, obiettivo primario della politica commerciale dei
Romani che, dopo numerosi e vani tentativi, nel 254 A.C. riuscirono ad
espugnare la città e porvi le basi di quella che sarà un intensa attività
marinara, come testimonia l’abbondante materiale archeologico rinvenuto.
Sintesi
storica dell’evoluzione del porto di Palermo in relazione alla crescita urbana
La
dominazione araba
Sino al VI
secolo d.C. il porto mantenne inalterate le sue principali caratteristiche. Con
la conquista araba (830 - 1071), anche il porto di Panormus divenne centro di
gran parte del traffico tra i paesi arabi del Mediterraneo; fu in questo periodo
che si ebbe la prima grande trasformazione del paesaggio portuale con la
costruzione della cittadella fortificata (al
Halisah, la
Kalsa) a protezione delle strutture
amministrative e militari esistenti.
All’inizio
del XI secolo, il decadere della potenza musulmana ed il crescente pericolo
delle flotte delle repubbliche marinare indussero gli Arabi a fortificare la
città e a chiudere l’imboccatura del porto con una grossa catena (che partiva
dalla Chiesa che prese appunto il nome “della Catena” in prossimità della
Cala); nello stesso periodo venne
costruito un forte a difesa del porto, il Castello a mare, presso l’odierno Molo
Trapezoidale.
Con
l’espugnazione della città ad opera dei Pisani nel 1064 e l’occupazione
normanna, si assistette ad un’intensa attività portuale. Il progressivo
interramento del porto, causato dai detriti riversati dai fiumi
Kemonia e Papireto, ridussero
sempre di più la superficie degli specchi acquei fino all’attuale configurazione
della Cala. Si rese pertanto necessario costruire, nel 1575, il primo tratto del
“Molo Sud”; l’anno successivo si
diede inizio alla costruzione del Molo
Nord, spostando così l’ambito portuale verso nord (attuale allocazione) e
lasciando pian piano l’antico porto, la
Cala, al naviglio minore.
All’ inizi
dell’’800
inizio si ebbe un grande sviluppo
dei traffici marittimi. Nel 1839 il boom con 677 bastimenti che fecero assumere
al porto di Palermo un ruolo di prestigio a livello internazionale. Sulla fine
del XIX secolo le vicende del porto si legarono al sorgere di una nuova classe
imprenditoriale ed armatoriale che portò al suo ammodernamento e potenziamento;
si deve ai Florio la nascita del grandioso cantiere navale, oggi gestito dalla
Fincantieri, tra i più funzionali ed attrezzati d’Europa.
Dopo la IIa
guerra mondiale
i bombardamenti lasciarono un porto con moli e banchine distrutte; iniziarono
cosi i lavori di ricostruzione ed il riammodernamento strutturale promossi
dall’allora Ente Autonomo del Porto trasformatosi, nel 1984,
nell’attuale Autorità Portuale di Palermo.